“Biascica apri tutto” cit. Chi è il direttore della fotografia?

Avrete notato che da un po’ di giorni Netflix ha rimesso “Boris” nel suo catalogo, beh l’ho rivisto e finito appena me ne sono accorto e ho pensato di parlare di uno dei ruoli interpretati nella serie, quello di Duccio ( Ninni Bruschetta) o meglio del suo lavoro quello del direttore della fotografia. Molti in effetti mi chiedono che lavoro sia quello del direttore della fotografia nello specifico in quanto molti credono che sia solo quello che sistemi le luci su un set. Errore madornale. Vi chiederete però “tu che ne sai dei direttori di fotografia?” Beh prima di tutto sono un fotografo e poi comunque ho anche studiato la figura del direttore della fotografia negli anni per diletto e per approfondimento professionale (oltre ad averlo fatto in vari cortometraggi) ma bando alle ciance e iniziamo.

Cos’è il Direttore della Fotografia?

Il direttore della fotografia è il responsabile della fotografia cinematografica durante la realizzazione della pellicola. In maniera estensiva, a volte, viene definito tale anche chi decide le luci di uno spettacolo teatrale, di uno spettacolo televisivo in studio, di un concerto o di una sfilata di moda, mestiere che più probabilmente sarebbe corretto chiamare “direttore delle luci” o “light designer”. Al cinema/fiction televisive è considerato una delle figure professionali più importanti della troupe, poiché è responsabile dell’impatto visivo delle immagini sullo spettatore. Può lavorare con una certa autonomia decisionale, oppure a stretto contatto col regista e con altri elementi della troupe (fra i quali l’operatore di macchina, scenografo). Oltre alle conoscenze tecniche, il direttore della fotografia deve avere anche doti artistiche, essendo la fotografia un processo creativo ed interpretativo assai complesso. Non mancano direttori in grado di “interpretare la luce” e di dare coerenza visiva alle riprese connotandole con un’ impronta autoriale del tutto professionale.

Mansioni di un direttore della Fotografia

Le principali mansioni di un direttore della fotografia sono:

  • la composizione dell’inquadratura
  • la disposizione delle luci
  • controllo dei movimenti di macchina
  • La distanza e la profondità di campo
  • scelte stilistiche sull’angolo di ripresa e la scelta dell’obiettivo, così come il piano di messa a fuoco

E tante altre cose. Come si può notare, molti degli elementi tecnici di base sono esattamente gli stessi della fotografia classica, con in più l’attenzione al movimento di attori e macchina da presa, coordinato perché risulti in luce o in ombra secondo il senso che si vuole dare alle immagini e d’accordo con il desiderio del regista, per tutta la durata dell’inquadratura. Ancora più complesso è il lavoro del direttore della fotografia quando le riprese non vengono effettuate secondo il tempo naturale della scena, ma vengono rallentate o accellerate o in caso si usino effetti speciali, miniature ecc. Alla fine delle riprese, dopo che il montatore ha selezionato e messo in sequenza tutte le immagini del film il direttore della fotografia in genere interviene a correggere il diaframma e la composizione dei colori prima della stampa definitiva del negativo o in caso di riprese in digitale prima della produzione della copia campione.

Esempio di palette di colori presenti nel film Her scelti dal regista e dal direttore della fotografia

Il nuovo suicide squad

Sono giunte nuove informazioni suo fronte Gun/Suicide Squad che fa ben sperare che molto probabilmente io film sarà un buon prodotto. Gun ha ammesso di essersi ben informato sui personaggi:

“Ho letto tutti i fumetti che potevo, riguardanti i personaggi su cui sto scrivendo. Ad esempio ho letto ogni singolo fumetto sulla Suicide Squad e probabilmente l’85% di tutto quello che ha fatto Harley Quinn fino alle riprese del film.”

Quindi io spero bene (anche se nin sono un fan ddlla Suicide Squad)

You Are Breathtaking Keanu

Oggi parliamo di uno dei più grandi attori del cinema contemporaneo, un uomo così buono che se gli fai un complimento te lo rigira e manco te ne accorgi: sto parlando del buon Keanu Reeves.

E3 2019 presentazione Cyberpunk 2077


Ma prima di cominciare benvenuti su “Un Nerd al Cinema” ed oggi esploriamo un pò la vita di Keanu. Allora iniziamo con l’ammettere che, a prescindere dal fatto che possa o meno piacere dal punto di vista attoriale, è uno dei pochi rappresentanti di un mondo basato solo sull’apparenza che va oltre lo schermo e questo lo fa sembrare ai nostri occhi semplicemente naturale e buono.
Nella sua vita ne ha passate di ogni genere e forse proprio questo lo ha reso il salvatore che questo pianeta non merita ma di cui ha bisogno.
Nato a Beirut da madre inglese e padre americano (e a sto punto vi chiederete “come mai un occidentale ha i lineamenti tanto orienali?” Semplice basta vedere il background del padre in quanto dire che è un mashup di origini è dire poco: inglesi, irlandesi, portoghesi, olandesi, italiane, francesi, vietnamite, cinesi, filippine e hawaiane ed ecco spiegato il perché gli occhi in po’ a mandorla del giovane Keanu) all’età di due anni il padre abbandonò lui e la madre, a quel punto il piccolo Keanu si trasferì in Canada con la madre che sperava così di portare avanti il suo lavoro come ballerina e costumista (ebbe fortuna lavorando per Alice Cooper). Però, a causa dei problemi economici vari e altro Keanu fu costretto a cambiare spesso città e scuole, questo anche a causa di un problema non ben chiaro a livello scolastico venendo spesso ritenuto non adatto all’apprendimento, cosa non vera che gli causò non poco stress in un infanzia già abbastanza tosta e tutto questo perché? Era semplicemente dislessico. Keanu decise di abbandonare la vita scolastica e di darsi all’hokey (divenne anche un buon giocatore con buone possibilità di finire in nazionale).
Un giorno però abbandonò tutto, dicendo alla madre di voler diventare un attore. Inizio così a seguire dei corsi in Canada a cui seguirono dei “discutibili” primi ruoli. Sulla ventina decise di andare a Los Angeles ed ebbe una fortuna incredibile grazie ad uno spot che più americano di così non si può della Coca Cola:


In ambito cinematografico, iniziò a farsi notare grazie a film come “Bill & Ted’s Excellent Adventure”che ok non erano questi mega film impegnati o altro però gli diedero un buon successo e buone entrate.
La maggior parte dei soldi che incassoò per quel film li usò per aiutare la sorella Kim malata di leucemia e vari enti in campo medico (insomma iniziava a nascere il santo che tutti noi conosciamo.)
Nel ’94 recitò nel famoso “Speed”dove mena come un fabbro tutti a destra e a manca e si impose un po’ come giovane Action man del periodo, conobbe poi, sul set di “Belli e dannati”, River Phoenix (Fratello di Joaquin) con il quale iniziò un’ amicizia: dopotutto erano entrambi belli ed entrambi dannati no? Anche River, come Keanu, ebbe una vita difficile che lo portò alla prematura morte per overdose nel ’93 nel famigerato Viper Room, evento che segnò così profondamente Reeves tanto da decidere di ritirarsi dalla vita del cinema. Si diede al teatro con “Amleto” e altre opere Shakespiriane rinunciando persino ai 12 milioni di dollari che gli proposero per recitare nel sequel di Speed.
Fu forse anche per questo che molte case di produzione lo bollarono come “attore inaffidabile” e fu tagliato dal giro delle grosse produzioni; ciò nonostante Keanu non si piegò e continuò con piccoli ruoli. Nel ’99 la sua vita fu ancora sconvolta da due tragedie: la sua compagna dette alla luce un figlio nato morto; la cosa li portò ad allontanarsi e solo due mesi dopo la sua ex rimase vittima di un incidente stradale.
Ora in attimo, di solito sento “ah che vita hanno gli attori, hanno tutto e il bello capita solo a loro” ecco pensate un po’ alla vita di sto povero cristo, non possiamo immaginare cosa possa aver passato in quel periodo, quindi riflettiamo prima di dire ste minchiate ok?
Tornando a noi, una cosa buona gli succede a sto povero uomo, la sorella Kim iniziò a migliorare fino a guarire completamente dal cancro e il suo essere considerato “un attore poco affidabile” svanì con l’arrivo di Matrix che lo consacrò come un Action Man adulto moderno.

C’è differenza tra artista ed uomo?

Con il tempo mi sono sempre posto dei quesiti riguardante i nostri beniamini del mondo dello spettacolo. Benvenuti su “Un Nerd al Cinema” e questo articolo è un enorme domanda. Alcune sere fa ero immerso in una discussione con un collega riguardante un argomento molto dibattuto negli anni, la sottile linea che divide l’artista (noi parlavamo di cantanti e registi in quel momento lo ricordo ancora) dall’uomo? Mi spiego meglio, stavo ascoltando “My Prerogative” di Bobby Brown e in quel momento mi venne in mente un altro famoso Brown della musica rap americana ossia Chris Brown e in particolare il periodo in cui era fidanzato con la cantante Rihanna. Allora chiesi al mio collega “ti ricordi il periodo tra il 2009/2010 quando Chris Brown e Rihanna stavano assieme? E il casino che ne susseguì? Che ne pensi dello scandalo che chiuse la loro relazione?” Lui disse di si e mi domando come mai gli avevo fatto questa domanda al che io gli feci un ulteriore domanda “Se tu nella vita di tutti giorni sei un soggetto poco raccomandabile (per usare un termine non troppo forte) e picchi la tua compagna ma allo stesso tempo scrivi belle canzoni come Chris Brown, R.Kelly (accusato di esser andato con delle minorenni), Polanski (condannato per molestie) o Bobby Brown (considerato la causa della dipendenza da alcol e droghe di Whitney Houston),dovresti essere isolato e non apprezzare il tuo lavoro?”, non ebbi risposta fino ad ora e la voglio da voi. Per quanto mi riguarda posso solo dire che se l’uomo fa l’errore l’artista che è al suo interno non ne dovrebbe pagare le conseguenze altrimenti a livello artistico ci perderemo tutto.

E voi ditemi che ne pensate?

Nightmare before Christmas di chi è davvero?

Titolo fraintendibile del film

In questa ennesima domenica di quarantena doveva uscire un altro articolo ma sta richiedendo troppo tempo quindi scrivo questo per non lasciar vuota questa giornata. Vi siete mai chiesti chi fosse il regista di “Nightmare Before Christmas”? La risposta non è quella che pensate voi. Il regista che subito viene in mente a tutti è Tim Burton per la sua presenza nella copertina, cosa che di solito la si fa con i registi, mi dispiace dirvelo ma il regista del celebre film non è Tim Burton (regista del Batman del 1989, Edward mani di forbice, ecc) ma Henry Selick (regista del film di animazione Caroline) nonostante l’atmosfera gotica. Burton ci ha messo solo i soldi per il film per produrlo e basta. Ora quando vedrete Nightmaren before Christmas non potrete più dire “è il mio film preferito di Tim Burton.”